Intervista a cura di Susanna Trossero

Quando si parla di Fiera del Libro di Iglesias, si citano eventi, incontri, dibattiti, vale a dire tutto ciò che l’associazione ArgoNautilus regala ogni anno al suo pubblico in costante crescita. Ma questa crescita avviene anche all’interno dell’Associazione stessa, poiché fin dalla prima edizione ad oggi, dietro l’importante rassegna vi sono le persone: volti, nomi, volontà e partecipazione, ovvero il cuore nascosto e pulsante della Fiera.
Oggi vorrei parlarvi di una ragazza che fin dalla prima edizione della rassegna, giovanissima studentessa delle scuole superiori, si è dimostrata determinata e piena di passione. Ebbene, anno dopo anno la Fiera l’ha vista crescere e mantener viva la stessa passione e determinazione, doti che ne hanno fatto oggi una coraggiosa imprenditrice. Lei si chiama Chiara Atzori, ha 23 anni e nel 2021 ha creato la Micro Bakery FoodMood.
Ma lasciamo che sia lei a spiegarci di che cosa si tratta:

La mia Micro-Bakery è una micro-impresa individuale nata post lockdown. È iniziato tutto per testardaggine: fin da quando ero bambina, ho sempre avuto l’enorme fortuna di assaggiare tante (troppe!) pietanze all’estero che non vedevo in Italia, (e soprattutto in Sardegna) e ho deciso di provare a riprodurle in casa, ma ero terribile! Impasti che non lievitavano, lievitati che di soffice avevano davvero ben poco!
Ho fatto tentativi su tentativi fino ad essere quasi ossessionata dal riuscire a ottenere ciò che volevo. Poi ho iniziato a studiare ma per conto mio: ho studiato la scienza che sta dietro alla lievitazione, ho imparato a capire come si scelgono le farine… ho imparato a gestire un lievito madre!!!
A questo punto nasce – inizialmente sui social – FoodMood; un annetto dopo nasce la mia Micro Bakery casalinga, e finalmente ad Agosto 2022 ho aperto la mia prima vera e propria Bakery nel cuore del centro storico di Iglesias.

In questa bellissima avventura, c’è stato un momento in cui hai pensato di non farcela? Se è sì, che cosa ti ha spinto a proseguire?

Il fatto stesso che sia un’avventura la rende estremamente imprevedibile. Sono ancora molto impaurita dalla situazione in cui mi trovo, da sola, come giovane imprenditrice. Ma ciò che mi spinge a continuare è la mia grandissima testardaggine, ovvero ciò che mi ha fatto iniziare. Sono iper ambiziosa e voglio realizzare tutto ciò che penso, non mi piace che i sogni rimangano solo nella mia testa!

Hai assaporato, in un tuo personale percorso sensoriale, prelibatezze di tutto il mondo, incontrando di certo anche sapori inconsueti o accostamenti insoliti, e per far questo occorrono grande apertura e disponibilità al nuovo. Puoi dirci quale sconosciuto sapore ti ha sorpresa maggiormente, e se al contrario qualcosa ti ha fatto dire “no grazie”?

Io sono estremamente curiosa soprattutto per quanto riguarda il cibo, ma purtroppo (anche se sembra strano detto da una persona che produce alimenti!) soffro di tantissime allergie e intolleranze alimentari, per cui non posso permettermi di assaggiare tutto ciò che vorrei!
Ciò che descriverei come piú grande scoperta arrivata dall’estero è sicuramente l’abbinamento del dolce con il salato: tutto ciò che è salato per me deve avere assolutamente una nota dolce e viceversa!
Faccio un esempio: il mio toast preferito? Pane integrale, brie, mele, sale affumicato, peperoncino e sciroppo d’acero, provare per credere!
Ciò che invece non riesco proprio a sopportare è un piatto tipico della Lituania (paese dove ho vissuto per un anno), si chiama Šaltiena e si tratta di una “torta” di gelatina con pezzettoni di carne e verdure intrappolati all’interno… No grazie!!!

Tu offri pane e dolci a lievitazione naturale… Posso farti una domanda antipatica per via delle polemiche del momento, ma attuale? É di questo periodo la notizia del sì dell’UE all’uso delle farine di insetti. Che cosa ne pensi?

Io penso che se si sia arrivati a voler utilizzare le farine di insetti sicuramente ci sarà un motivo. Come ormai si dice da decenni: gli insetti sono il cibo del futuro! Che sia per via dei loro importanti valori nutrizionali o per via dell’estrema reperibilità, penso che nel momento in cui il mondo si dovesse trovare davvero in difficoltà, gli insetti potrebbero dare un’enorme mano d’aiuto! Se però non iniziamo ad abituarci all’idea, mi dispiace dirlo, non andiamo da nessuna parte…

Concludiamo questa interessante intervista chiedendoti: la tua presenza e coinvolgimento alla Fiera del Libro di Iglesias fin dalla prima edizione, ti ha insegnato qualcosa in merito al coraggio di inseguire i propri sogni?

Penso che il team organizzativo della Fiera Del Libro sia uno dei più perseveranti e appassionati che io abbia mai conosciuto. La mia partecipazione e la continua inclusione nel progetto ha senz’altro contribuito alla creazione del mio progetto E concept personale.

Ringraziando la nostra giovane imprenditrice per l’intervista che ci ha concesso, ricordiamo che il Food Mood di Chiara Atzori si trova nel centro storico di Iglesias, in via Giuseppe Verdi n°7: un luogo che merita d’essere visitato non solo per le prelibatezze che vi si trovano, ma anche perché dovremmo sempre supportare il coraggio e la passione di chi studia e lotta per realizzare i propri sogni!